Tabella dei contenuti
Ti è mai capitato di guardarti allo specchio e vederti:
- Con le spalle curve?
- Il collo teso in avanti?
- Una spalla più alta dell’altra?
- Un fianco più sporgente dell’altro?
Ti è mai capitato di pensare che la tua “gobbetta” sia una brutta eredità lasciata dai tuoi genitori e che ormai te la devi tenere e che non ci puoi fare niente?
Ti è mai capitato di andare in palestra per migliorare la tua postura attraverso il Rinforzo Muscolare e invece di vederti meglio sei diventato sempre più storto man mano che aumentava il tuo tono muscolare?
Beh se ti sei ritrovato in almeno una di queste situazioni devi assolutamente continuare a leggere questo articolo perché probabilmente hai un Atteggiamento Posturale Scorretto.
Cos'è un "atteggiamento posturale scorretto", e da cosa dipende?
L’atteggiamento posturale scorretto dipende da un accorciamento muscolare che si può sviluppare per tantissimi motivi diversi tra di loro:
- Un problema organico;
- Un vecchio trauma;
- Una cicatrice;
- Un periodo di dolore acuto;
- Situazioni di stress ed ansia prolungata.
- Posizioni scorrette tenute per tanto tempo consecutivamente come davanti alla scrivania o in macchina.
L’accorciamento muscolare si crea proprio in seguito ad una di queste motivazioni ed è un meccanismo di difesa che il tuo cervello mette in atto con l’obiettivo di farti andare avanti, di farti trovare un nuovo equilibrio nonostante il problema che si è creato.
Ad esempio se hai avuto un trauma ad una caviglia cosa potrebbe fare il tuo cervello per farti sentire meno dolore e quindi farti andare avanti?
Semplice. Ti induce, senza che tu te ne accorga, a caricare sull’altra gamba.
Ovviamente questo è un meccanismo positivo perché è meglio sforzare l’altra gamba per un breve periodo, piuttosto che bloccarti a letto visto che l’immobilità può creare ancora più danni.
Il problema nasce dal momento in cui il danno alla caviglia non viene risolto nell’immediato affidandoti alle cure giuste.
In quanto la caviglia perde la sua mobilità e di conseguenza i muscoli si accorciano.
Questi accorciamenti, in questo caso, possono creare, ad esempio, uno “slivellamento” del bacino e cioè quando un fianco è più sporgente dell’altro.
Cosa centra l'accorciamento muscolare con la tua "gobbetta"?
L’accorciamento muscolare provoca un vero e proprio cambio di forma del tuo scheletro, va a variare la posizione e l’orientamento di parti del tuo corpo.
Hai presente un arco, quello che si utilizza per scagliare le frecce?
Si, proprio quello!
Cosa succede quando tendi l’elastico per scagliare la freccia?
L’arco si deforma, incurvandosi.
Ora immagina che il tuo scheletro sia un arco e che i tuoi muscoli siano l’elastico.
Accade esattamente la stessa cosa alla tua colonna vertebrale, che in seguito alla tensione dei tuoi muscoli tenderà ad incurvarsi proprio come l’arco.

Ed ecco che un accorciamento muscolare a seconda della zona può provocare:
- Una spalla più alta dell’altra.
- Un dorso curvo.
- Una scoliosi;
- Una gamba apparentemente più corta;
- Un collo proteso in avanti;
Questi sono solo alcuni dei tantissimi atteggiamenti scorretti che possono esserci, addirittura nella maggior parte dei casi sono combinati tra loro.
Ovviamente proprio perché nascono come meccanismi di difesa all’inizio non danno nessun disturbo in termini di dolore, al massimo un po’ di rigidità.
Sicuramente ti accorgi di avere un difetto di postura non perché hai dolore ma perché ti vedi davanti allo specchio con le spalle curve, il collo spostato in avanti, ecc.
E proprio perché inizialmente non ti danno problemi di dolore tu li trascuri pensando che sia una tua caratteristica o comunque che non ci puoi fare niente.
Il problema in realtà c’è già e il fatto che tu non faccia niente per migliorare la tua postura, anche quando non c’è dolore, ti porta alla lunga a sviluppare altri accorciamenti, altri atteggiamenti scorretti fino a quando il tuo corpo non riuscirà più a compensare e a questo punto esploderanno i fastidi, il dolore, la rigidità.
Magari potrai avere fastidio contemporaneamente ad un ginocchio e al collo ad esempio.
E tu pensi che le due cose non centrino niente tra di loro e che sia una questione di sfiga visto che ti capitano tutte insieme in un breve periodo di tempo.
In realtà non si tratta né di sfiga né di casualità, ma questi problemi sono l’espressione di un sistema che è saturo, di un corpo che ha perso il suo equilibrio posturale e che quindi dà segni di cedimento in diversi dei suoi comparti.
A questo punto è molto più difficile andare a risolvere la situazione perché i sistemi compromessi sono tanti e quindi risalire alla causa scatenante diventa più complicato.
Inoltre fin quando si è giovani questi atteggiamenti posturali scorretti si possono migliorare anche in maniera definitiva poiché non ci sono malattie articolari degenerative come l’artrosi.
In età più avanzata invece quando appunto le articolazioni non sono più libere a causa di una loro fisiologica degenerazione è più difficile eliminare gli atteggiamenti scorretti poiché c’è minore movimento articolare.
Pensa al dorso curvo di un trentenne. Può avere anche una deformità importante ma a livello articolare è difficile che abbia problemi a meno che non abbia avuto un trauma.
Di conseguenza una volta eliminato l’accorciamento muscolare, la colonna riprenderà la sua naturale forma.
In un dorso curvo di un settantenne, invece, la situazione è un po’ diversa:
le articolazioni sono degenerate, lo spazio tra una vertebra e l’altra è ridotto fortemente, in alcuni casi si può avere anche una fusione tra una vertebra e l’altra e in questo caso l’articolazione non c’è più e di conseguenza non ci sarà più il movimento che impedirà il ristabilirsi di una postura corretta.
In questo caso una diminuzione della tensione muscolare può dare dei miglioramenti sia per quanto riguarda il dolore che la forma ma non in maniera completa.
La struttura non può più seguire l’allungamento dei muscoli poiché ormai è fissata in una situazione di rigidità patologica.
Correggi la forma del tuo corpo se vuoi continuare a farlo funzionare

Secondo te una ruota quadrata potrebbe fare bene il suo lavoro e cioè girare?
La risposta ovviamente è no!
Una ruota per poter girare deve essere rotonda.
Ed è esattamente lo stesso concetto che vale per il tuo corpo:
- per respirare il tuo torace deve avere una certa forma.
- Per poter svolgere perfettamente i movimenti, i muscoli devono avere una lunghezza giusta, ci deve essere un giusto rapporto articolare.
- Per poter stare dritti e avere un buon equilibrio le tue ginocchia devono avere un’estensione completa, ecc…
Quindi quando si ha un cambiamento della forma di una struttura a causa di un accorciamento muscolare si ha anche un problema riguardo alla funzione di questa struttura.
In una condizione di dorso curvo, ad esempio, i polmoni, il diaframma, lo stomaco sono anch’essi in una condizione di tensione poiché sei piegato in avanti e vai a comprimere tutta la parte viscerale:
- I polmoni non riescono a riempirsi e sgonfiarsi come dovrebbero.
- Il diaframma che è il muscolo della respirazione non riesce ad allungarsi e contrarsi in maniera completa a causa del poco spazio a disposizione andando a compromettere ulteriormente il riempimento e lo svuotamento dei polmoni con l’aria.
- Anche la digestione a livello dello stomaco e del primo tratto intestinale risulta essere fortemente compromessa.
Ovviamente anche questa condizione tende sempre più a peggiorare.
Se all’inizio c’è solo una diminuzione della funzionalità, col tempo si possono creare vere e proprie patologie a livello di quegli organi senza pensare ai problemi anche a distanza che possono causare.
Se c’è una respirazione compromessa ci sarà anche una quota di ossigeno minore a disposizione dei tuoi muscoli che a loro volta andranno ancora più in sofferenza.
Purtroppo è un circolo vizioso che viene a crearsi e se non si va a spezzare questa catena è difficile venirne fuori.
Come intervenire negli atteggiamenti posturali scorretti?
L’unico modo per eliminare o diminuire fortemente l’accorciamento muscolare è:
ALLUNGARE
L’allungamento muscolare di cui parlo è quello proposto da Francoise Mezieres, l’ideatrice del metodo di rieducazione posturale e che era solita ripetere: “io scolpisco la materia vivente”.

Con questo si capisce quanto il lavoro di allungamento proposto da Mézières possa essere in grado di eliminare, nei limiti del possibile, gli atteggiamenti posturali scorretti ridonando una forma perfetta al corpo.
Una forma perfetta che equivale a una funzionalità perfetta.
Di conseguenza non bisogna mai accettare le deformità del corpo come normali, a meno che non abbiano una causa traumatica o genetica, perché sono sempre causate da accorciamento muscolare e su questo si può lavorare con successo.
L’allungamento non deve essere confuso con il banale stretching, che lavora su un muscolo per volta, poiché quest’ultimo non ha nessun risultato positivo se non superficiale e transitorio.

L’allungamento di cui parlo deve avere una caratteristica fondamentale: LA TOTALITA’.
E ora ti spiego perché:
L’accorciamento muscolare di cui ho parlato NON è mai localizzato in un unico muscolo o zona poiché l’accorciamento di uno implica l’accorciamento dell’altro.
Per questo motivo quando si vuole avere un allungamento efficace bisogna allungare tutta la catena muscolare posteriore, cioè l’insieme di tutti i muscoli che si trovano posteriormente al tuo corpo, e il cui accorciamento globale provoca la maggior parte degli atteggiamenti posturali scorretti.
Bisogna immaginare la catena muscolare accorciata come una coperta troppo corta:
se si tira la coperta troppo corta da una parte ti scopri dall’altra e viceversa, così come la catena muscolare, se la tiri da un lato correggendo quindi un atteggiamento scorretto, la catena si accorcerà dall’altro provocando un nuovo atteggiamento scorretto.
Per questo motivo è fondamentale allungare la catena in maniera totale tirandola cioè sia da una parte che dall’altra.
E tutto questo può essere fatto mantenendo delle posture specifiche di allungamento globale, capaci di mantenere la catena in allungamento sia da una parte che dall’altra, accompagnate da una respirazione continua, per un tempo piuttosto lungo.
Per cui non bisogna mai considerare come normali alcuni difetti della postura perché non sono mai una condizione di normalità e di irreversibilità e soprattutto tendono sempre a peggiorare.
Inoltre è importante capire questo soprattutto per evitare di fare cose sbagliate pensando invece che siano la soluzione.
Una di queste è sicuramente il rinforzo muscolare
Per migliorare la tua postura non devi rinforzare i tuoi muscoli
Quante volte ti hanno detto che per migliorare il tuo dorso curvo devi rinforzare i muscoli poiché è una debolezza muscolare a farti cadere in avanti con la schiena, le spalle e il collo?
Immagino tante volte.
Beh, questo è assolutamente scorretto.
Prima di tutto bisogna allungare: i muscoli che provocano quel dorso curvo non sono troppo deboli ma troppo forti e andando a rinforzarli peggiorerai ulteriormente la situazione perché col rinforzo accorcerai ulteriormente i tuoi muscoli.
Il rinforzo muscolare non deve essere bandito in assoluto, ma sicuramente non deve essere fatto in presenza di evidenti atteggiamenti posturali scorretti per i quali vale la regola fondamentale che è:
ALLUNGARE
Solo dopo aver allungato i tuoi muscoli e aver ristabilito una corretta postura allora potrai dedicarti al rinforzo muscolare che dovrà interessare solo i muscoli anti-gravitari.
Se vuoi una lezione completa di allungamento globale in cui ti guido respiro dopo respiro, movimento dopo movimento, allora ti conviene scaricare le mie 4 Video Lezioni Schiena Fit.
Qui oltre a trovare la lezione di allungamento appunto, troverai altri 3 allenamenti completi di 40-50 minuti ognuno, durante i quali svolgiamo i vari esercizi insieme proprio come se tu partecipassi a uno dei miei corsi Schiena Fit a studio.
Anche per oggi è tutto.
Se hai domande, commenta pure qui sotto e ti risponderò il prima possibile!
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Un abbraccio,
Nadia Forte
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